Quando un uomo pensa rimane al di fuori di ciò che sta cercando di capire. Esiste la sensibilità qui e ora, quando non interrotta ed analizzata da idee o concetti. Nel momento in cui smettiamo di analizzare e proseguiamo, possiamo cominciare a vedere, a sentire, come un tutto. Non c'è chi compie l'azione e chi la subisce, ma l'azione in sè. Ho una sensazione e la percepisco interamente senza dargli un nome. Alla fine l'io e la sensazione si fondono diventando un tutto unico. L'io sente di non poter più essere separato dal tu e l'idea di trarre profitto o di tirar fuori qualcosa da qualcos'altro diventa del tutto assurda. Per quanto mi riguarda, non ho altro io (senza contare il pensiero) al di fuori dell'unicità delle cose di cui sono conscio in quel particolare momento.
Non riesco a concepire uno schema concettualmente definito, e la caratteristica essenziale del sentire la vita si colloca nella sensazione stessa. Evitate, mentre vi state congratulando con voi stessi, di mettervi ad esaminare se state ricavando il massimo dalla situazione. Altrimenti, non soddisfatti di sentirvi felici, desidererete avere la sensazione di sentirvi felici.
(Se hai bisogno di pensare, ancora non capisci.
E' quando agisci con inconscia consapevolezza che agisci davvero. Come quando voi mi lanciate una palla e, d'istinto, le mie mani si alzano ad afferrarla. O come quando un bambino o un animale vi tagliano la strada mentre state guidando e frenate automaticamente. Se mi sferrate un pugno, io lo intercetto e vi colpisco a mia volta, ma senza starci a pensare. La "cosa" succede, semplicemente).
---------------------------------------------------------------------------------------------
When a man thinks he remains out of what he's trying to understand. It exists the sensibility of Here and Now, when not interrupted and analyzed by ideas and patterns. In the moment that we quit analyzing and carry on, we may start to see, to feel as a whole. There's no one who makes the action or sustains it, but the action itself. I have a sensation and i entirely feel it without giving it a name. In the end, the self and the sensation get fused together by becoming a unique whole. The self feels not to be separated from the you and the idea to get a profit or getting out something from something else becomes completely absurd. As far as i'm concerned, i don't have any other self (except the tought) apart from the oneness of things i'm awared about in that particular time.
I can't conceive a conceptually defined scheme, and the main characteristic of feeling life is placed into the sensation itself. Avoid, as you're congratulating with yourselves, to examine whether you're gaining the best from the situation. Otherwise, not satisfied to feel happy, you'll wish to have the sensation of feeling happy.
(It's when you act with unconscious awarness that you actually act. Just like when you're throwing a ball, and, instictively, my hands raise up to catch it. Or when a child or an animal suddenly cross the street as you're driving and you automatically brake. If you deal me a fist i intercept it and i hit you back, but without thinking about it. The "thing just happens", very simply).
(Source: JKD Bruce Lee's commentaries on the martial way
English translation: MB-COMICS 2009)
No comments:
Post a Comment