Monday, August 14, 2006

La Tenerezza



Sono nato e cresciuto in questo "paesone allargato" chiamato Alessandria. Negli ultimi giorni chiunque si interessi di attualità e cerchi di essere minimamente informato sulle ultime notizie regionali e nazionali non ha potuto fare ameno di assistere alla diatriba "caccia ai caprioli si, caccia ai caprioli no".
Personalmente trovo che la soluzione abbattimento per motivazioni alquanto oscure come "preservazione colture" o "rischio incidenti" non stiano nè in cielo nè in terra e siano indicative di una possibile copertura del vero fine subdolo (più carne per le sagre di paese?).
Non è pensabile accettare "la mattanza" come soluzione primaria, unica e irrinunciabile; chiunque abbia un minimo di buon senso valuterebbe, all'origine, atre soluzioni meno drastiche, come la cattura con il narcotico e il trasferimento in altre aree del territorio nazionale; e se questi animali poi morissero di crepa cuore durante i tentativi di cattura, beh, sarebbe sempre e comunque meno doloroso che essere dilaniati dalla rosa di piompo di una doppietta.
Abbiamo ben capito che per la Regione la fucilata è la via più economica e meno dispendiosa in termini di tempo totale operazione, tanto più che questo compito verrebbe affidato ai semplici cacciatori durante la loro "normale" stagione venatoria e non ad un team di esperti appositament addestrati. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
I Cacciatori: ne conosco alcuni, si ergono ad amanti della natura e del territorio; a loro dire, traggono piacere dalla vita genuina a spasso per le campagne col cane e.......con la doppietta. Tutto questo suona alla mie orecchie come un mero alibi giustificante la consapevolezza della loro "pazzia di piacere" al vedere un uccello che stramazza al suolo e il loro amato cane scodinzolante con la bocca piena. E questa me la chiami passione? SPORT? Assolutamente da cancellare.
Gli Animalisti: beh è giusto infervorarsi ad una notizia come "la caccia ai caprioli", ed è normalissimo che a persone con un minimo di sensibilità nasca il sentimento di "agire", "fare qualcosa". Tutti si inventano animalisti in queste circostanze, d'altronde si tratta di salvare il povero Bambi Dysneyano dell'immaginario collettivo....
Sarebbe però bene ricordare a questi animalisti improvvisati, che anche il maiale che mangiano alla sagra è tanto povero animaletto quanto Bambi, così come l'asino, il coniglio, il bovino, il tacchino, il pollo, il cavallo, il manzo, l'oca, la capra, e chi più ne ha più ne metta, che sono animali di per sè e non "prodotti allevati appositamente per" e quindi laviamocene le mani, no no; stesso discorso per tutti quegli animali spellati per scarpe, giacche e quant'altro....attenzione, non è che nascano predestinati!
Occhio che magari un giorno o l'altro potrà venire il turno dei vostri amati cani o gatti! Ooops, chissà, magari ne avete già gustato qualcuno!
Questa tipologia di "persone che ignorano" trovo che sia anche peggio di quella "cacciatori", decisamente peggio.
Non aggiungo altro; in questa storia autoconclusiva la mia visione della faccenda è chiara e evidente.
Tavola 1 di 5

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